Da vedere

L'HAVANA VECCHIA
Quella che viene definita Avana Antica dal punto di vista amministrativo comprende i due antichi municipi de La Habana Vieja e Centro Habana, un vasto complesso di piazze, chiese, parchi, strade, edifici coloniali. Immancabile tappa per un Mojito è la Bodeguita del medio (calle Empedrado 207) è un semplice spaccio alimentare aperto dal 1942, ma ebbe illustri frequentatori (Pablo Neruda, Ernest Hemingway, Garcia Marquez, Nat King Cole)

DAL TEMPLETE AI PALAZZI
Per iniziare il giro pedonale intorno al Templete si consiglia di farsi trasportare in loco da un taxi della Panataxi la società municipalizzata che utilizza i profitti annuali in valuta straniera per migliorare i trasporti popolari; tra i taxi riservati al turismo internazionale, quelli della Panataxi sono i più economici dell'Habana. Appena giunti al mini parcheggio del Templete si può notare un giardino con un monumento dedicato ai circa cento marinai delle cinque navi mercantili avanere che furono affondate dai sottomarini nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Oltre la Avenida del Puerto che costeggia la baia si vedono anche le verdi tende della Cafeteria Isaman, da dove ogni ora, dalle 9 di mattina alle 9 di sera, partono, la barca che fa il giro turistico nella baia (si consiglia quello delle 21 per vedere la cerimonia del Canonazo al vicino Castello del Morro) ed il trenino elettrico per turisti con fermate a richiesta, che percorre 10 km sul lungomare del Malecon. Nei paraggi è situata una fontana chiamata La Pila del Neptuno, con una statua raffigurante il dio del mare, scolpita a Carrara da un ignoto artista italiano, portata qui all'inizio del Novecento dalla Calle Nettuno all'angolo col Paseo del Prado, dove era stata messa nel 1838.

EL TEMPLETE
Proprio davanti al mini parcheggio situato alle spalle del Templete (tempietto) inizia la vasta area pedonale de l'Habana Vieja. Il Templete è aperto tutti i giorni dalla 9 alle 19, con ingresso a 1 $.

IL CASTILLO DE LA REAL FUERZA
Sulla destra, appena usciti dal Templete, si ha di fronte l'antico Castillo de la Real Fuerza, circondato da un fossato sempre pieno d'acqua, con bastioni sporgenti a punta di diamante e con un autentico ponte levatoio (Calle O'Reilly, tra l'Avenida del Puerto e Calle Tacon, aperto ogni giorno dalle 9 alle 17). E' il più antico fortino dell'Avana, costruito in pietra. Per oltre due secoli in questo castelletto abitarono i governatori spagnoli dell'isola di Cuba, i quali si trasferirono poi, alla fine del '700, nel Palazzo dei Capitani Generali. Questa fortezza, essendo l'unica a essersi conservata intatta fino ai giorni nostri, è considerata la più antica del continente americano.

LA PLAZA DE LAS ARMAS
Appena usciti dal Castillo de la Real Fuerza, voltando subito a destra si arriva nell'antica e alberata Plaza de las Armas la più celebre delle sette piazzette avanere. Circondata da quattro importanti e vivacissime strade popolari (Calle Obispo, Calle Baratllo, Calle Tacon e Calle O'Reilly) è praticamente il centro della città coloniale. In questo piazzale è assai gradevole sostare per ascoltare la musica dal vivo proveniente dalla vicina caffetteria. Qui tutti i giorni, tranne la domenica, si tiene un grande mercato di libri usati.

L'edificio che si affaccia sulla Plaza de las Armas è il grande Palacio de los Capitanes Generales che fu sede del governo e dei governatori spagnoli. Questo è l'edificio barocco più classico e superbo di tutta Cuba e fu costruito tra il 1777 e il 1791 in pietra calcarea cubana sui resti della preesistente Chiesa Parrocchiale Maggiore (del 1555) della quale sono stati salvati un paio di cimeli storico-religiosi visibili ancora oggi: una tomba e una lapide con data 1557. Nel 1835 questo palazzo fu modificato come lo si vede ora, con tetto a terrazza e con lunghe balconate alle finestre,e poi con dieci maestose colonne nella facciata principale in cui si evidenzia, sotto il grande porticato, il portone centrale in mogano con frontespizio rivestito con marmo di Carrara, creato dallo scultore italiano Gaggini.

Per circa un secolo, fino al 1898, questo palazzo è stato utilizzato come sede dei governatori che rappresentavano il re di Spagna a Cuba. Dopo la cacciata degli spagnoli, dal 1899, per un ventennio il palazzo fu la sede dei governatori-militari statunitensi e dei presidenti-fantoccio cubani. Quindi, nel 1920, gli americani si trasferirono nella loro nuova ambasciata costruita nella stessa piazza e i cubani si spostarono nel lontano nuovo palazzo presidenziale (oggi Museo della Rivoluzione) e così questo edificio diventò il Palacio de l'Alcade de la Havana Capital

IL PALAZZO DEL VICEGOVERNATORE
Usciti dal Palazzo dei Capitani Generali, voltando a sinistra ci si trova sotto il portico di Calle O'Reilly 4, all'angolo con Calle Tacon. Qui c' è il Palacio del Segundo Cabo, con splendidi colonnati (sempre aperto l'elegante patio al piano terra con ingresso gratuito, Chiuso la domenica il piano superiore, aperto gli altri giorni dalle 10 alle 17).
Questo edificio fu costruito in stile barocco andaluso, con pietra calcarea cubana, tra il 1772 e il 1791 (nello stesso periodo del vicino Palazzo dei Capitani Generali). Ospitò numerose istituzioni spagnole, tra cui gli uffici poste e tasse e, dal 1854, fu la residenza del cosiddetto Segundo Cabo, cioè del vicegovernatore spagnolo di Cuba.
Esattamente di fronte al Palazzo del Segundo Cabo, dall'altro lato del parco ci sono il Palacio Horter (Calle Obispo 61) e il Palacio Chavez (Calle Obispo 59) che furono sedi dell'ambasciata Statunitense dal 1920 al 1960. Attualmente il primo edificio ospita l'interessantissimo Museo Nacional Cubano de la Historia Natural recentemente restaurato . Mentre il secondo ha all'interno la Biblioteca Popular Provincial Ruben Martinez Villena, dedicata al giovane avvocato comunista e rivoluzionario che organizzò le manifestazioni popolari che costrinsero il dittatore Gerardo Machado alla fuga da Cuba nel 1933.
Uscendo da questi due palazzi e girando a destra si incontra il romanticissimo Hotel Santa Isabel (Calle Baratilloo 9, tra Calle Obispo e Calle Lopez). E' in un bel palazzo basso, costruito nel 1784 per la Contessa di Jaruco. Nel 1825 uno dei suoi eredi ricevette il titolo di Conte di Santovenia e quindi da allora si chiamò Palacio de Santovenia. Nel 1867 fu trasformato in albergo-ristorante e alla fine del Novecento è stato ristrutturato come lo si può ammirare ora, con un bel patio con fontana zampillante e col Cafè Bar Santovenia.
Sempre in Calle Baratillo, alla destra dell'hotel, c'è la Casa del Café, con all'ingresso una grande e inedita foto raffigurante Che Guevara con basco e stella, mentre sorseggia un caffé; di fianco c'è la Taberna del Galéon, dove si serve ogni tipo di ron cubano.

LA ZONA DELLA CATTEDRALE
Dopo aver visitato la zona di Plaza de las Armas si può proseguire verso il secondo itinerario che comprende la zona della vicinissima Cattedrale cattolica. Prendendo la stradina tra il Palacio del Segundo Cabo e il Castillo de la Real Fuerza, la storica Calle Tacon, si ha subito modo di ammirare un paio di antiche case coloniali con i muri bianchi e gli infissi azzurri (il tipico azzurro avanero), situate tra Calle Empedrado e Calle O'Reilly. La prima dimora al nr 12 chiamata La Casa de Carvajal, è stata costruita nel 1723 e dal 1988 è diventata un interessante Museo Archeologico che espone reperti delle culture precolombiane dell'arcipelago cubano. Invece, la seconda al numero 8, detta La Casa de la Puerta del 1724, è stata trasformata in bar ristorante molto frequentato dai turisti.

IL PALAZZO DEI VESCOVI
Proseguendo fino al n.4 di Calle Tacon si incontra il Palacio de los Obispos del 1800 (Palazzo dei Vescovi dell'800, detto anche Palacio de Arostegui) edificato nel 1751. E' una costruzione molto raffinata ed elegante realizzata per il presidente della Real Compania Comercial de La Habana, lo spagnolo Martin de Arostegui. Nell'800 il palazzo fu restaurato e divenne la dimora di alcuni vescovi habaneri. Nel 1916 fu quindi trasformato in sede sociale dell'Ordine degli Architetti. Nel 1989, sono stati ristrutturati anche i tre livelli coi lunghi balconi porticati interni; e da allora qui funzionano il ristorante italiano Don Giovanni e la galleria d'arte La Casona, con opere cubane e italiane.

LA PIAZZA DELLA CATTEDRALE
Dopo aver visitato il seminario cattolico, si esce sulla vicina zona pedonale della Calle San Ignacio (dove sono esposti gli antichi cannoni spagnoli semisepolti); girando a destra per Calle Mercaderes all'angolo con Calle Empedrado si troverà affissa al muro una storica targa quasi illeggibile di marmo che ricorda ai passanti che "in questa casa lavorò José Marti" presso un avvocato, negli 1878-79.

 Svoltando l'angolo ci si trova improvvisamente in Plaza de la Catedral dell'Habana (che è circondata da Calle Empredrado, Calle Mercaderes, Calle San Ignacio e dal Callejon del Chorro). Questa piazzetta fu realizzata tra il 1623 e il 1625 col nome di Plaza Ciénaga (palude) in seguito cambiato in Plaza El Chorro: allora qui erano situati i magazzini portuali spagnoli. Prese l'attuale nome quando nel 1777 fu costruita la Cattedrale.
Ai lati vi sono i palazzi coloniali settecenteschi fatti costruire dai ricchi latifondisti habaneri. Nel 1943 la pavimentazione è stata piastrellata con una grande croce cristiana al centro, ben visibile dall'alto.

 

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